Un mondo più verde: SENSO incontra Treedom
Cosa c’entrano gli iPhone ricondizionati con il processo di riforestazione?
Parecchio, in realtà.
Gli alberi sul nostro pianeta contribuiscono in maniera essenziale alla riduzione dei livelli di CO2 nell’aria. Si stima che un albero nel pieno del suo sviluppo riesca ad assorbire, in un anno, circa 20 kg di anidride carbonica. La foresta amazzonica, per esempio, è in grado di sottrarre all’atmosfera un quantitativo di CO2 pari a quasi 14 miliardi di tonnellate.
Un’aria più pulita, quindi, grazie agli alberi.
Messa così, il collegamento non è lampante?
Perché se è vero che mettere al mondo un nuovo dispositivo è una di quelle cose che si pone all’estremo opposto delle azioni positive per aiutare il pianeta, grazie al processo di ricondizionamento è ancora possibile salvare il salvabile.
Nasce anche da questo intento la collaborazione tra SENSO e Treedom, due giovani realtà italiane con una mission nobilissima quanto faticosa: prendersi cura del pianeta Terra e – soprattutto – stimolare gli altri a fare lo stesso.
Cos’è Treedom e perché vuole rendere più verde il pianeta
Treedom è un’organizzazione italiana, fondata a Firenze nel 2010, che mette a disposizione una piattaforma online attraverso la quale piantare alberi a distanza e seguire da remoto ogni fase della loro crescita.
Finora, grazie a Treedom, sono stati piantati nel mondo ben 2,1 milioni di alberi. E non solo, perché il progetto di questa organizzazione non si limita alla parte della piantumazione ma va oltre, e include attività di formazione, assistenza e finanziamento destinate alle comunità locali nelle quali opera.
Per esempio, nel corso della nostra collaborazione, tramite la Boutique online di SENSO siamo riusciti a piantare alberi in quattro Stati del mondo (Kenya, Tanzania, Ecuador e Madagascar), mentre il progetto di Treedom si espande, e arriva a includere Africa, America centrale, America Meridionale e Asia.
«Crediamo che si possa rendere questo pianeta più verde», si trova scritto tra le pagine del loro sito ufficiale, «e vogliamo farlo nel modo giusto».
Sì, nel modo giusto: perché l’impegno di questa piattaforma nei confronti della salute del pianeta è totale, infatti gli alberi piantati rispettano la biodiversità del territorio, e anzi l’arricchiscono, perché appartengono a specie diverse ma pur sempre originarie del luogo a cui sono destinati.
La missione di Treedom è nobile su più fronti quindi: da quello locale, perché favorisce la creazione di nuovi ecosistemi sostenibili, a quello globale, perché lavora attivamente sulla riduzione dei livelli di CO2.
In che modo SENSO collabora con Treedom
Le modalità attraverso cui Treedom permette agli utenti di piantare gli alberi sono circa due o tre.
Lo si può fare infatti in maniera diretta, sottoscrivendo un abbonamento mensile; lo si può fare in forma di regalo (sempre sottoscrivendo lo stesso abbonamento, ma per conto di qualcun altro); e infine, si possono piantare gli alberi acquistando da brand che hanno stretto una partnership con l’organizzazione.
SENSO è uno di questi brand.
E mentre SENSO si impegna a produrre cambiamenti positivi nel mondo, cercando di stimolare la società e dirigerla verso scelte (e acquisti) più consapevoli, Treedom si pone in prima linea nella lotta per un pianeta in salute, lavorando fianco a fianco con comunità di contadini e braccianti.
Dunque, ad oggi, SENSO ha deciso di piantare 365 alberi, come i giorni in un anno, creando la sua foresta nel mondo.
In fondo, ricondizionare significa anche curare.
Quanta CO2 produce un iPhone e quanta ne riduciamo (insieme a Treedom!)
Secondo un report pubblicato dalla stessa Apple, la fabbricazione di un iPhone 12 di 256 GB produce 85kg di CO2. E non solo. Nonostante l’impegno massimo nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica, pare che solo nel 2019 l’azienda di Cupertino ne abbia prodotte circa 25,1 milioni di tonnellate.
Si tratta di stime, ma sono comunque numeri che fanno rabbrividire.
Cifre così alte che – a dirla tutta – scoraggiano anche: se è vero, come abbiamo scritto più sopra, che la foresta amazzonica (con la sua superficie di 3,8 milioni di ettari) assorbe miliardi e miliardi di tonnellate di CO2, bisogna dire che la produzione di anidride carbonica interessa moltissime attività umane, artificiali e non.
E allora come risolvere, se non optando per azioni consapevoli che puntano all’economia circolare e al riciclo dei materiali già utilizzati in precedenza?
In altre parole, come risolvere se non scegliendo realtà come SENSO, che grazie al ricondizionamento allungano la vita dei dispositivi tecnologici diminuendo il loro impatto sull’ambiente?
Perché di questo si tratta.
Oggi, con l’aiuto di Treedom, possiamo dire di aver tolto dall’atmosfera almeno 118mila kg di CO2, soltanto grazie agli alberi che i nostri clienti ci hanno permesso di piantare con i loro ordini. Senza contare, l’effetto che gli iPhone ricondizionati – e quindi rimessi in circolo – hanno avuto sulle condizioni del pianeta.
Il processo di ricondizionamento, seppur rappresenti un’alternativa validissima alla produzione di modelli nuovi, non è ancora la scelta principale di chi vuole acquistare uno smartphone.
Quello che sappiamo però è che comprare un iPhone ricondizionato potrebbe ridurre di almeno il 70% le emissioni di CO2, e che ogni dispositivo rigenerato si traduce in un risparmio reale di rifiuti tecnologici.
Salvare il mondo un iPhone ricondizionato alla volta?
Iniziare dai dispositivi ricondizionati per modificare la nostra sensibilità sui temi ambientali è sicuramente una strada da percorrere. E, se è quello che vuoi, perché non farlo insieme a noi di SENSO?
Cambia le sorti del mondo con gli iPhone ricondizionati.
Un passo per volta, come diciamo spesso.
In fondo, è la Terra che ci nutre, è la Terra che ci tiene in vita. E forse è il caso di iniziare a ricambiare questa gentilezza. O no?
Hai voglia di contribuire alla nostra missione?
Allora vienici a trovare nel nostro negozio online.